Primo di tre figli maschi, Domenico Federici nacque il 16 maggio 1633 a Bargni. Figlio di due genitori benestanti riuscì a continuare gli studi di diritto e filosofia una volta diventato più grande. Successivamente cominciò a muoversi con vari incarichi al servizio di importanti personalità, tra Verona, Venezia e Roma. Nel 1667 venne nominato segretario all'ambasciata imperiale a Venezia, incarico che portò a termine con capacità e diplomazia fino al 1680. Nel 1681 si ritirò a Fano presso l'Oratorio di San Filippo Neri. Successivamente donò la sua collezione libraria circa 12.000 libri e in seguito a questa donazione di formò l'attuale Biblioteca Federiciana di Fano.
La Residenza deve il suo nome all'abate Domenico Federici, che fortemente volle questa residenza nobiliare, dove soleva ritirarsi per riposare da una missione diplomatica e l'altra. Una villa che ha mantenuto i caratteri aristocratici intatti fino a giorni nostri, contenendo dentro di se ancora inalterato, lo stesso spirito nobiliare di sempre.
La vera ricchezza di Villa Federici, è contenuta nel suo parco storico, un vero angolo di pace dove rigenerarsi e riallinearsi con la natura. Un parco ricco di querce e olivi secolari, un posto ideale per sentirsi di nuovo in pace con se stessi.